rosse ombre ricordano un Eden sperduto
foreste dentro tunnel di vita di cristallo
e l' acqua e' nera
e l' uomo si specchia.
il tempo segna il passare di un domani senza fretta
la paura doma l' infelicita',
l' uomo si specchia di nuovo e non nuoce
questa volta rivince.
vanita' perduta vanita' sperduta
nel sogno mi viene da pensar
agli occhi tuoi di vera verde serena sera
la solitudine mi spaventa
ma tu ti specchi insieme a me
e quindi mi sento di nuovo osservato
ed altri specchi si riflettono nel tunnel del vuoto
dove ancora tu porgi i tuoi occhi beati.
vanita' spara arroganza
arroganza spara speranza
di rivedere il tuo sguardo
e l' immagine mi comunica terrore
come facce di anime di fuoco della foresta
che salgono vispe e focose porgendo i loro occhi
come paure che ridono senza pieta'
e come verita' che spazzano l' occhio mio che si pente
e risplende ma vano ride
perche' osservato dal pericolo e dall' ossessione.
vanitoso dorme e invano si spegne
il tuo pensiero sul mare
e il mio si porge sul cane
che contento si fionda di rigetto
spaventato osserva il suo muso sul sonaglio d' argento
confuso e invaghito della sua bella immagine e con l' occhio spento.